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giovedì 5 luglio 2012

Schemi di luce e illuminazione nella fotografia di ritratto. Nozioni fondamentali per la ritrattistica in studio e all’aperto. Ritratto maschile e femminile.

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di Marco Palladino 

STUDIO1
 
Una delle competenze principali di un fotografo professionista nel ritratto è la percezione della luce e della sua natura nelle diverse forme. Che sia luce naturale o di studio, il fotografo ritrattista deve rappresentare esteticamente espressioni, umori, emozioni profonde e riportare il tutto in un’immagine. Nella fotografia di ritratto un elemento fondamentale è la capacità di disporre le luci per rendere l'effetto desiderato. Comprendere l’illuminazione in ritrattistica è necessario non solo per illuminare il soggetto quanto molto di più per renderne la forma e il carattere, che deve essere trasposta su una superficie bidimensionale piana.
 
Padroneggiare l’illuminazione contribuisce in tal modo a conferire realismo al ritratto – comunicando sentimenti ed emozioni come aspetto fondamentale ma con l'aggiunta di dimensionalità (le curve e i contorni) per la resa formale. Le luci utilizzate nella fotografia di ritratto aiutano innanzitutto a separare il soggetto dallo sfondo, a collocarlo in primo piano per conferire a questo una dimensione distinta.
 
Lo scopo principale dell’illuminazione nel ritratto è quello di creare un'illusione di tridimensionalità. I fotografi dunque impiegano varie luci, e specifici rapporti tra posizione e illuminazione per rivelare i contorni - rendendo così la forma sul fotogramma bidimensionale. L’illuminazione in ritrattistica è insomma tutto un gioco di luci e ombre che aiutano nella creazione di immagini convincenti.
  
Illuminazione primaria: Le luci principali nel set fotografico sono chiamate luce chiave e luce di riempimento. La luce chiave è la fonte primaria per illuminare il soggetto. Lo scopo della luce chiave è evidenziare la forma e la dimensione del soggetto. La luce di riempimento invece è la fonte di luce supplementare che viene utilizzato per riempire le ombre che risultano dalla fonte di luce primaria. Nella fotografia di ritratto, la posizione della luce chiave e della luce di riempimento relativamente al soggetto fotografato, sono di importanza critica.
 
Ad esempio, se si vuole ritrarre una pelle morbida ed elastica, occorre posizionare la luce chiave vicino al punto di ripresa della fotocamera e il più vicino possibile al soggetto, lasciandole illuminare il lato se si vuole sottolineare i contorni facciali. Proprio come la luce chiave determina l'illuminazione finale, la luce di riempimento aumenta l'effetto della luce chiave mediante un controllo diretto sulle ombre generate dalla luce chiave, mettendo quindi la luce di riempimento più vicino alla linea fotocamera-soggetto ci si assicura che le ombre cadano esattamente dietro al soggetto.
 
_N5F4175Tipi di illuminazione nel Ritratto: Fondamentalmente ci sono due tipi di illuminazione in ritrattistica, luce ampia e luce spot. L’illuminazione ampia comporta che la luce chiave illumini il lato del volto rivolto verso la fotocamera, ampliando e appiattendo le curve facciali. L'illuminazione stretta, a spot, viene invece utilizzata più spesso. Ad esempio come luce che illumina il piano laterale del volto che guarda lontano dalla fotocamera, il che contribuisce a scontornare ad esempio un viso rotondo e largo, rendendone le curve e la forma.
 
Le dimensioni della sorgente luminosa: la dimensione della sorgente di luce ha anche un impatto sul risultato finale. Minore è la dimensione della luce maggiore è il contrasto nella scena, mentre una sorgente di luce più grande illumina le luci e le ombre in modo uniforme con conseguente effetto di morbidezza e pelle liscia. Oltre alla dimensione fisica della sorgente luminosa, la distanza della sorgente di luce rispetto al soggetto determina anche la quantità e l'intensità della luce che lo illumina. Se si sposta il soggetto lontano dalla fonte di luce (es. da 1 metro a 2 metri), cioè il doppio della distanza iniziale, la sua luminosità scende a 1/4 rispetto allo schema precedente. E per mantenere la medesima esposizione sarà necessario aumentare la quantità di luce di quattro volte.
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Metering: La maggior parte dei professionisti che lavora in uno studio usa un esposimetro portatile. Questo consente una maggiore flessibilità, precisione e controllo della gamma dinamica complessiva (luci e ombre) nel ritratto. L’esposimetro incorporato nella fotocamera generalmente legge l'intera scena. Spesso resta ingannato da un'illuminazione mista troppo caotica. E’ sempre possibile passare alla misurazione spot o parziale ed utilizzare la fotocamera come un esposimetro tascabile, salvo poi passare alle impostazioni manuali dopo i relativi calcoli. 
 
Latitudine di posa: La gamma dinamica o latitudine di posa è il rapporto di illuminazione o rapporto tra intensità delle luci delle ombre. Maggiore è la differenza di illuminazione, maggiore sarà il contrasto dell'immagine. Questo rapporto suggerisce quindi al fotografo il contrasto che si avrà nel risultato finale. Un rapporto di 3:1 è auspicabile nella maggior parte dei casi, mentre un rapporto di 8:1 risulterà in ombre molto chiuse.
 
 
Schemi di illuminazione più comuni:
 
 1. Illuminazione a farfalla: L'illuminazione farfalla produce un'ombra a forma di farfalla sotto il naso del soggetto che rende la simmetria e sottolinea bene i contorni del viso femminile (gli zigomi). È noto anche come l'illuminazione glamour ed è generalmente evitata con soggetti di sesso maschile. In questo schema di illuminazione, la luce chiave è posta al di sopra e abbastanza vicino al soggetto mentre la luce di riempimento è collocata sotto la luce chiave. Insieme con un riflettore secondario (pannello riflettente) è usata per ridurre le ombre risultanti sul collo e sulle guance e per illuminare uniformemente il soggetto.
 
  2. Illuminazione laterale: In questo set-up, la luce chiave viene abbassata e spostata verso il lato del soggetto per diminuire l'ombra sotto il naso di dimensioni molto piccole. La luce di riempimento si trova invece all’angolo opposto della luce chiave. Questa tecnica di illuminazione viene utilizzata per bilanciare i profili a forma di ovale del viso.
 
3. Illuminazione Rembrandt: Un tipo di illuminazione caratterizzata da un triangolo illuminato sotto gli occhi del soggetto, sulla parte meno illuminata del viso. La luce chiave è ulteriormente abbassata e spostata di lato e viene riflessa/diffusa da un pannello oppure compensata con una debole luce di riempimento per scontornare l’austerità e la “durezza” delle figure maschili.
 
4. Split Light: Questa tecnica viene utilizzata per snellire un viso largo, magari illuminando solo la metà del viso con una luce chiave e utilizzando una debole luce di riempimento solo per nascondere irregolarità del viso o senza luce di riempimento se si vuole drammatizzare le forme dell'immagine.
 
5. Controluce: Schema noto anche come Rim Light è realizzato mettendo luce chiave dietro il soggetto, in modo che il bordo o contorno del corpo del soggetto risulti illuminato. L'effetto della Rim Light è molto efficace per camuffare il soggetto e soffermarsi soprattutto sulle forme, sui capelli, sulla posa, ecc.
 
©2012 fotobiettivo.it / marco palladino – all rights reserved
 
 
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